Depressione post-ictus ed effetti del trattamento sugli esiti funzionali


La depressione postictale è comune dopo l’ictus; tuttavia, la relazione con la funzione post-ictus non è conclusiva.

È stato condotto uno studio con i seguenti obiettivi: 1) determinare la relazione tra depressione post-ictus al basale ( 1 mese dopo l’ictus ) e funzione ( 12 settimane più tardi ), e 2) valutare l’impatto di miglioramento della depressione sulla funzione a 12 settimane tra i pazienti con depressione al basale.

È stata completata un’analisi secondaria dei dati da una coorte di partecipanti con e senza depressione post-ictus.

La regressione logistica è stata utilizzata per identificare i fattori associati a dipendenza funzionale a 12 settimane per 1) 367 partecipanti, e 2) 174 partecipanti con depressione post-ictus.

Nella coorte di pazienti con depressione post-ictus, 3 caratteristiche sono risultate associate in maniera indipendente alla dipendenza a 12 settimane: aumento della comorbilità medica ( odds ratio, OR=1.10 ), aumento della gravità dell’ictus ( OR=1.42 ) e aumento della gravità della depressione al basale ( OR=1.13 ).

La gravità della depressione ha mostrato differenze significative tra i pazienti considerati dipendenti e indipendenti a 12 settimane ( coorte intera, PHQ-9 7.31 vs 5.18, p=0.008; coorte depressa, PHQ-9 9.94 vs 7.27, p=0.019 ).

In conclusione, tra i pazienti con depressione post-ictale, la gravità dei sintomi depressivi al basale è risultata associata a dipendenza; tuttavia, in questo studio non si è giunti a una conclusione definitiva per definire se il miglioramento della depressione sia associato in maniera indipendente al recupero funzionale a 12 settimane.
Anche se il trattamento e il miglioramento della depressione post-ictus, non influenzano direttamente il recupero funzionale postictale, è essenziale definire e trattare la depressione successiva a ictus a causa dell’ampio peso dei suoi sintomi e alla sua associazione con altri esiti negativi di salute e sociali. ( Xagena2011 )

Schmid AA et al, Neurology. 2011; 76: 1000-1005


Neuro2011 Psyche2011



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